Per molti è un rito, un'abitudine. Per quasi tutti è soprattutto un piacere. \_/7
Il caffè, che sia espresso, all'americana o in qualunque delle numerosissime varianti ormai in circolazione in ogni angolo del mondo, rimane una delle bevande che riscuotono più successo nell’individuo adulto medio.
Ma quali sono i pro e i contro? Le opinioni riguardo alle controindicazioni del caffè sono discordanti. Per giustificare la mia sfrenata adorazione e devozione ho ricercato e riassunto benefici e rischi legati all’assunzione di caffè:
- E' ricco di antiossidanti, e sembra che quelli contenuti nel caffè siano anche maggiormente assorbiti dal nostro corpo rispetto a quelli che si trovano, ad esempio, in frutta e verdura.
- Il solo profumo del caffè ha la capacità di far sentire meno stressati, solo profumo del caffè riesce a contrastare lo stress dovuto alla carenza di sonno.
- Può ridurre i sintomi del morbo di Parkinson, aiutando a controllare i movimenti in chi soffre di questa malattia, e inoltre sembra che alti livelli di caffeina nel sangue possano prevenire, o quantomeno ritardare l’insorgenza del morbo di Alzheimer.
- Fa bene al fegato, specie se si bevono alcolici: coloro che bevono almeno una tazza di caffè al giorno hanno il 20% di probabilità in meno di ammalarsi di cirrosi epatica.
- Il caffè abbassa il rischio di tumore alla pelle, soprattutto nelle donne
- Rende atleti migliori, soprattutto in coloro che si cimentano in discipline di lunga durata, (es. maratona o ciclismo), perché aiuta a bruciare le riserve di grasso.
- Dimezza il rischio di diabete di tipo 2: il consumo di 4 o più tazze di caffé al giorno può ridurre le probabilità di ammalarsi di questa forma di diabete del 50%.
- Fa bene al cervello, già da alcuni anni è dimostrato come il caffé renda "più intelligenti", nel senso che permette al cervello di lavorare in modo più efficiente e brillante, nonostante una condizione di carenza di sonno. Questo grazie alla caffeina che migliora la concentrazione e l'attenzione, nonostante si sia dormito poco.
- Rende più felici: può sembrare una banalità, invece è stato dimostrato che coloro che bevono 4 o più tazze di caffé, hanno il 10% di probabilità in meno di sentirsi depressi rispetto a coloro che non hanno mai bevuto un caffé. Per questo la bevanda, in virtù dei suoi antiossidanti, viene considerata un ottimo rimedio contro la depressione.
Più tecnicamente questi benefici sono riassumibili per i loro effetti:
- effetto stimolatorio sulla secrezione gastrica e su quella biliare, ecco perché si ritiene che un caffè a fine pasto faciliti la digestione;
- effetto tonico e stimolatorio sulla funzionalità cardiaca e nervosa, ecco perché molte persone ne apprezzano l'effetto energetico, utile a rimanere attivi e a non abbioccarsi dopo i pasti;
- l’effetto lipolitico, ovvero favorisce il dimagrimento in quanto la caffeina stimola l'utilizzo dei grassi a scopo energetico e la termogenesi, aumentando la quantità di calorie bruciate. Inoltre diminuisce la ritenzione idrica (..quindi anche la cellulite!) innalzando il metabolismo basale e stimolando l’organismo ad eliminare le cellule adipose.
- effetto anoressizzante, sembra che il caffè assunto in dosi massicce diminuisce l'appetito.
Ottimo!! Siamo tutti quasi eticamente obbligati a bere caffè!
Si, ok, ma quanto? E quali rischi corriamo assumendone troppo, o nei momenti sbagliati?
I rischi, a parte alcune situazioni particolare, sono sostanzialmente legati alle dosi. Un limite ragionevole è fissato nell'assunzione di 300 milligrammi di caffeina al giorno: un caffè fornisce in media 60-80 mg, ma considerato che la caffeina, se pur in dosi minori, ma si trova anche in molti altri alimenti, gli esperti fissano il limite tra uso e abuso a 3 caffè giornalieri (4 per gli individui di corporatura più robusta).
Un consumo di caffè oltre questo limite può andare ad annullare gli effetti benefici, ad esempio un’eccessiva stimolazione della secrezione gastrica può, invece che aiutare la digestione, causare danni al sistema digerente per via dell'elevata acidità dei succhi riversati nello stomaco, ecco perché il caffè è controindicato se si soffre di ulcera, gastrite o reflusso gastroesofageo.
Allo stesso modo per l'effetto tonico e stimolatorio sulla funzionalità cardiaca e nervosa, il caffè può rivelarsi dannoso per persone che soffrono di insonnia, vampate di calore ed ipertensione; l’eccessivo dosaggio di caffeina può determinare tachicardia, sbalzi pressori e tremori anche nelle persone sane.
Per non parlare dell'effetto lipolitico, cioè favorente il dimagrimento, è annullato e addirittura ribaltato se al caffè viene aggiunto dello zucchero (+ 20 calorie a cucchiaino) o del latte (+ 10 calorie se il caffè è macchiato).
Inoltre eccessive dosi di caffeina hanno un effetto inibitorio sull'assorbimento di calcio e ferro, quindi può favorire l'instaurarsi di quadri anemici ed osteoporotici.
Il parere degli esperti sull’assunzione di caffè e caffeina rimane comunque positivo, proprio perché i rischi non sono legati al principio attivo, quanto alla quantità assunta!
Come tutte le cose c’è da usare moderazione e buonsenso!
..detto questo..
Pausa caffè?!